Come capire se c'è un problema di alcol in famiglia

Gli Alcolisti Anonimi sostengono che solo un alcolista possa riconoscersi come tale, tuttavia esistono dei comportamenti che accomunano i famigliari di alcolisti.

Gli Alcolisti Anonimi sostengono che soltanto un alcolista si può riconoscere come tale. Tuttavia ci sono dei segnali per capire se c’è un problema con l’alcol in famiglia? La risposta è sì in quanto alcuni comportamenti sono comuni a tutte le persone che hanno problemi con l'alcol e altri comportamenti sono comuni a tutti i loro familiari. Qui di seguito un breve elenco di alcuni comportamenti comuni ai familiari di persone che hanno problemi con l'alcol: Questi sono alcuni dei comportamenti comuni ai familiari di un bevitore problematico, nelle seguenti testimonianze potrete trovare le storie di alcuni di noi. Testimonianze
Accusa
Controllo
Vergogna e tentativi di aiutarlo La famiglia tende a fare questo per due motivi: per nascondere agli altri il problema che è causa di vergogna.

Accusa

Dopo i vari tentativi di controllare il bere della persona cara, la famiglia tende ad aggredire il bevitore ogni volta che lo vede bere o che lo vede alterato, ogni volta che non fa fede ai propri impegni, insomma ogni volta che sbaglia o manca in qualcosa tende ad aggredirlo con dure parole e rimproveri, nel tentativo di fargli capire quanto la sua irresponsabilità stia danneggiando lui e tutta la sua famiglia.

 

Questo atteggiamento contribuisce a mettere il bevitore nella posizione comoda di attribuire agli altri la responsabilità della propria condotta “Bevo perché tu mi stressi!”, “Vado al bar a bere altrimenti tu in casa non mi lasci farlo” e via dicendo. Queste sono chiaramente solo scuse, infatti un bevitore problematico beve indipendentemente dal comportamento delle persone che gli stanno intorno, ma continuando a criticarlo gli si fornisce la scusa buona per farlo senza rimorsi. 

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Controllo

Chi vive a contatto con un bevitore problematico tende a cercare di controllare il consumo alcolico del proprio familiare: svuota le bottiglie nel lavello, fruga nella spazzatura alla ricerca di bottiglie vuote, fa un segno sulle bottiglie per vedere se il livello della bevanda alcolica scende, controlla gli scontrini della spesa in cerca di alcolici, telefona al familiare per sapere dove si trova. Ha l’impressione di riuscire a controllare e limitare l’utilizzo di alcol ma ciò è impossibile visto che il bevitore se ne può procurare ovunque. Inoltre è possibile che il bevitore sia portato a pensare che siano i suoi familiari ad avere un problema nei confronti del suo bere e gli è più facile non vedere il suo problema. 

Una frase ad esempio “Non sono io ad avere un problema con l'alcol, sei tu ad avere un problema con quanto io bevo!”

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Vergogna e tentativi di aiutarlo

La famiglia di una persona con problemi di alcol si troverà spesso nella spiacevole situazione di dover riparare ai danni provocati dal bevitore: pagargli i debiti, giustificarlo sul lavoro e scusarlo con amici e parenti, dicendo che è malato oppure inventandosi impegni improvvisi.

 

La famiglia tende a fare questo per due motivi: per nascondere agli altri il problema che è causa di vergogna e perché si spera sempre che, in questo modo, il bevitore capisca quanti guai provoca e si decida a smettere di bere. Spesso la famiglia crede di aiutare tentando di far capire al bevitore che ha un problema “Ti rendi conto di quello che hai fatto? Io ti aiuto ma devi promettermi che sarà l'ultima volta” Ma far leva sul senso di colpa non porta purtroppo a nessun risultato positivo in quanto l'alcolista, inizialmente sinceramente pentito dei guai che ha causato, poi cede comunque all'impulso di bere, proprio per lenire il senso di colpa e inoltre sa che spesso le minacce della sua famiglia sono vane e che continueranno ad aiutarlo.

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